ANTE DIEM NONUM KALENDAS SEPTEMBRES
DIES
COMITIALIS
(in questo giorno si possono tenere i comizi). E’ considerato però anche DIES
RELIGIOSUS: benché non vi siano i divieti severi dei DIES NEFASTI, si suggerisce comunque
prudenza nelle attività, che sono comunque sconsigliate, perché il giorno
sarebbe caratterizzato dalla sfortuna.
OGGI
IUPPITER SARA’…
Velatus
priore, serenus posteriore
SI
RICORDA IN QUESTO GIORNO
MUNDUS
PATET: si apre il mundus Cereris, una
fossa sacra circolare, posta nel santuario di Cerere e consacrata ai Di Manes.
Il rito ha forse origine estrusca. La fossa veniva aperta tre volte l’anno: il
24 agosto, il 5 ottobre e l’8 novembre.
Il
mundus aveva una forma tonda come la
volta celeste e l’universo, ma anche di utero rovesciato, scavato al centro
della città dove si univano il decumano e il cardo.
L’apertura
del mundus faceva sì che i Di Manes
fossero alla luce, in grado di tornare nel mondo dei vivi e aggirarsi a loro
piacimento per la città; il rito aveva valenza purificatoria, probabilmente
(nel caso di oggi) in preparazione alla festa di Opsconsiva del 25 agosto, quando si mettevano a riparo le messi:
non è quindi un caso che venisse implicata Ceres,
dea delle messi, ma anche della fertilità e di tutto ciò che era ctonio.
49 a.C. – Battaglia del Fiume Bagradas: i Pompeiani
alleati a Giuba I di Numidia battono le truppe Cesariane guidate da Curione.
79 d.C. – tradizionalmente, sulla base di una
lettera di Plinio il Giovane, in questo giorno inizia l’eruzione del Vesuvio
che porterà alla distruzione di Pompei, Ercolano e Stabia. Gli studiosi moderni
sulla base di testimonianze archeologiche e monetali, propendono per una
corruzione del testo di Plinio e spostano la data al 24 ottobre.
410 – secondo alcune versioni è in questa data che
i Visigoti di Alarico, entrati dalla Porta Salaria, danno inizio ai tre giorni
di sacco di Roma. Per altri, è il secondo giorno del sacco.
I
NATI (o MORTI) DEL GIORNO
49 a.C. – Gaio Curione, generale di Cesare, muore
durante la sconfitta delle sue truppe sul Fiume Bagradas.
661 d.C. – muore Kogyokyu Tenno, imperatrice del
Giappone.
1536 – Quizu Yupanqui, figòlio di Tupac Yupanqui e
zio dell’Inca Manco, muore nel tentativo di sconfiggere gli spagnoli
asserragliati a Lima.
IL
NUMEN DEL GIORNO: I QUATTRO
TEZCATLIPOCAS
Si
narrava tra gli Aztechi che il dio creatore Manatatehuctli creò quattro
divinità, i quattro Tezcatlipocas, perché continuassero la sua creazione;
ciascuno di essi aveva associato un punto cardinale e un colore.
Il
primo era Tezcatlipoca vero e proprio, lo “Specchio Fumante” (o “Ossidiana”),
dio della notte, della magia, del Nord e delle tentazioni. Il suo punto
cardinale era il nord e il suo colore il nero. Si diceva che avesse inventato
la guerra per dare cibo e bevande agli dei attraverso i sacrifici umani. A lui
venivano fatti sacrifici umani attraverso giochi gladiatori, in cui una vittima
doveva affrontare fino a quattro tra Guerrieri-Aquila e Guerrieri-Giaguaro (l’élite
militare azteca) legato e armato solo di armi simboliche; oppure gli si sacrificava
un fanciullo che per un anno era stato tenuto e venerato come un dio. Il dio
era zoppo e mancante di una gamba (così era, ad esempio, anche nella sua forma
della costellazione dell’Orsa Maggiore), poiché aveva usato l’arto come esca
per attirare il mostro della terra Cipactli: lui e Quetzalcoatl in questo modo
lo catturarono, lo squartarono e con i suoi resti modellarono il mondo.
Il
secondo era Quetzalcoatl, il “Serpente Piumato”, associato all’Est e al colore
bianco. Troppi sono i miti su di lui, sulla sua fuga dal Messico e sulla sua
promessa di ritorno per narrarli qui. Qui si ricordi che non amava i sacrifici
umani, anche se si dice che abbia sacrificato gli altri dei per far muovere il
sole.
Xipe
Totec (“Nostro Signore lo Scorticato”) era associato all’Ovest e al rosso. Era
rappresentato senza pelle e rivestito da una pelle umana gialla: ciò perché
Xipe era stato, appunto, scorticato e dalla sua pelle era stato ricavato il
mais. Dio dell’agricoltura, dei fabbri, della primavera, delle malattie, in suo
onore venivano sacrificati gli uomini che perdevano durante combattimenti
rituali: ad essi veniva strappato il cuore, venivano scotennati e scorticati, e
i vincitori dei combattimenti si rivestivano della pelle dei vinti (colorata di
giallo come nelle raffigurazioni del dio).
Huitzilopochtli,
dio del Sole, della Guerra, della Morte e protettore degli Aztechi, che guidònella loro migrazione da Aztlàn. A
lui è associato il Sud e il colore blu. I guerrieri morti con onore (ma anche
le donne morte di parto) divenivano Huitzitl, colibrì sacri al dio. Le vittime
sacrificate al dio venivano distese su altari e si aprivano ventre e torace con
coltelli di ossidiana o selce, estraendo il cuore ancora pulsante che veniva
sollevato e presentato al dio sole. Il corpo delle vittime veniva poi cremato o
dato al guerriero che le aveva catturate che poteva farlo a pezzi usandolo come
dono a persone importanti.
Nota fumettistica: gli adoratori di Xipe
sono i primi nemici affrontati da Tex! “Il totem misterioso” che fa da titolo
alla prima striscia del (futuro) ranger è, appunto, una statuetta di Xipe che
deve condurre a un favoloso tesoro.
IL
DETTO
Rudis indigestaque moles
“Massa confusa e informe”: questa, secondo
il poeta Ovidio
(Metamorfosi, I, 7) è la definizione del Caos primordiale, il Baratro in
cui si trovavano indifferenziate tutte le cose. Nella concezione romana (così
come in quella Esiodea) non c’è una “creazione” ma tutte le cose esistevano già
dal principio: lo scopo degli dei fu quello di giungere al Kosmos, l’Ordine,
separando ciò che doveva essere separato; ne consegue, tra l’altro, che molti
dei mostri della mitologia classica siano esseri ibridi, “un po’ questo un po’
quello” (si veda la Chimera, ad esempio, o le Arpie e le Sirene), e che gli
eroi mettono fine a questa conclusione sterminandoli.
COLTIVARE
CON GLI ANTICHI
Bina iugera (Due iugeri).
Lo iugero era una misura agraria usata dai romani; corrisponde, grosso modo, ad un quarto di ettaro, ed era la quantità di terra arata in una giornata con due paia di buoi. Con una proprietà di due iugeri, si veniva tuttavia considerati come possidenti ai fini legali.
Lo iugero era una misura agraria usata dai romani; corrisponde, grosso modo, ad un quarto di ettaro, ed era la quantità di terra arata in una giornata con due paia di buoi. Con una proprietà di due iugeri, si veniva tuttavia considerati come possidenti ai fini legali.
Narra
la leggenda che dopo la guerra contro l’etrusco Porsenna, il popolo di Roma voleva
dimostrare la sua gratitudine ad Orazio Coclite (ovvero “il monocolo”), che
aveva resistito da solo agli assalti dei nemici sul Pons Sublicius, permettendo così ai compagni di distruggere il
ponte e permettendo la resistenza di Roma: la ricompensa fu un appezzamento di
terreno in base a quanto ne poteva arare in un intero giorno con due paia di
buoi, ovvero uno iugero.
Una nota: questa è la versione di Tito
Livio. Secondo Polibio, quando il ponte crollò, Orazio finì nel Tevere con
addosso l’armatura ed affogò. Ma noi preferiamo la versione “contadina” della
vicenda…
TRE
RIGHE, UN LIBRO
K.Taube,
Miti Aztechi e Maya, Mondadori, 1993
Un
agile volumetto che ci dà una prima panoramica dei miti delle due più famose
culture del Mesoamerica: emergono l’interesse per i calendari e il mondo visto
come una lotta costante del giorno contro la notte che necessita dei sacrifici
umani. Assai interessante è la parte sulle fonti.
IL
REGALO DEL GIORNO
Acus aurea (Lo spillone d’oro)
Perché le chiome madide di unguenti non profanino le tue splendide sete,lo spillone fissi e sostenga le tue ricciolute chiome.
(Marziale, Apophoreta, XXIV)
LA
RICETTA DEL GIORNO
Piper (Il pepe)
Se un beccafico ben ingrassato, dalla carne lustra,ti tocca, se sei furbo, aggiungi il pepe.
(Marziale, Xenia, V)
IL
CONSIGLIO DEL GIORNO
Bulbi (La cipolla)
Se tua moglie è ormai vecchia e le tue membra sono ormai senza forza,a null’altro che a saziarti potrà servirti la cipolla [per i romani noto afrodisiaco, ndr].
(Marziale, Xenia, V)
NB:
immagini, video e traduzioni non mi appartengono e sono qui solo a corredo di
un divertissement. Questo blog non ha fini di lucro.
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