ANTE DIEM UNDEVICESIMUM KALENDAS SEPTEMBRES
DIES
COMITIALIS
(in questo giorno si possono tenere i comizi).
OGGI
IUPPITER SARA’…
Pluvius
(moderate) priore, serenus posteriore
I
NATI DEL GIORNO
1297
d.C. – nasce Hanazono Tenno, discendente della dea Amaterasu e 95° imperatore
del Giappone (1308-1318); nel 1318 abdica in favore del cugino Go-Daigo e si
ritira a vita ascetica come monaco Buddhista.
IL
NUMEN DEL GIORNO: Oreste
Figlio
di Agamennone e Clitemnestra, uccisore della madre e vendicatore del padre,
signore dell’intero Peloponneso.
Si
narra che alla morte le sue ossa, gigantesche, furono sepolte a Tegea. Si narra
che, molto tempo dopo, gli Spartani persero tutte le battaglie contro i Tegeati
finché chiesero consiglio all’oracolo di Delfi: questi rispose che dovevano
procurarsi le ossa di Oreste. Nessuno sapeva però dove fossero in effetti
seppellite, e così lo spartano Lica consultò di nuovo l’oracolo che diede
questo responso:
Percorri la pianura dell’arcade Tegea, e vaiDove due venti sempre, mossi da dura necessità, soffiano;dove i colpi risuonano sui colpi, dove il male sul male giace;laggiù la prolifica terra racchiude il principe che vai cercando.Portalo alla tua casa e sarai signore dei Tegeati!
Poiché
in quel periodo vi era tregua tra Sparta e Tegea, Lica si recò in visita alla
città nemica; lì rimase stupito nel vedere un fabbro che forgiava una spada di
ferro: immaginò che i venti della profezia fossero i mantici; i colpi, quelli
del martello; il “male sul male” ancora il martello sulla spada, poiché l’Età
del Ferro aveva portato solo sventure e mali. Il fabbro sorrise allo stupore
dello spartano e gli disse che aveva qualcosa di ben più sorprendente di una
spada di ferro: mentre scavava le fondamenta della sua bottega aveva trovato una
bara di sette cubiti con un corpo altrettanto lungo.
Lica
comprese che quelle erano proprio le ossa di Oreste: riuscì a rubarle, a
riportarle a Sparta dove furono sepolte presso il santuario delle Moire, e da
allora gli Spartani vinsero sempre sui Tegeati.
Altri dicono, tuttavia, che Oreste fu
cremato: le sue ceneri furono uno dei sette ‘pignora imperii’ di Roma.
IL
DETTO
Il grande dio Pan è morto!
Narra
Plutarco (De defectu oraculorum – Perché gli oracoli tacciono) un fatto
accaduto durante il regno di Tiberio Cesare: mentre navigava verso l’Italia, dalle
rive di Paxos un fenicio di nome Thamus (sì, proprio il nome del leggendario
faraone cui, secondo Platone, Teuth presentò l’invenzione della scrittura)
sentì una voce che diceva: "Tamo, quando arrivi a Palodes annuncia a tutti
che il grande dio Pan è morto!".
Gli
studiosi non concordano sull’interpretazione del prodigio, se abbia un
significato reale o allegorico. Nei suoi Miti Greci (26 g e 5) Robert Graves
sostiene che Tamo avesse equivocato il grido “Tammuz Pan-megas tethneke” ovvero
"Il grande Tammuz è morto" sentito dalla riva: si trattava di una
celebrazione dell’annuale morte (e poi resurrezione) del dio mesopotamico della
natura, che sta alla base dei miti di Adone.
COLTIVARE
CON GLI ANTICHI
Poi, dopo chele Pleiadi e le Iadi e il forte Orioneson tramontati, d'arare ricordati,è il momento opportuno, e che l'anno sia propizio ai tuoi campi.
(Esiodo, Opere e Giorni)
TRE
RIGHE, UN LIBRO
Erodoto,
Storie, Mondadori
L’opera
del “Padre della Storia” ci mostra due aspetti della concezione greca del mito:
da un lato gli dei sono presenti, influenzano il mondo tramite prodigi e oracoli;
dall’altro, gli eroi sono resi umani, razionalizzati, e iniziano quel cammino
che porterà all’Evemerismo. E la lettura è appassionante.
IL
REGALO DEL GIORNO
Focale (La sciarpetta)
Se ti mando un invito per la recitaDi versi in pubblico, questa sciarpettaTi coprirà le orecchie.
(Marziale, Apophoreta, CXXXVII)
LA
RICETTA DEL GIORNO (a cura di Gavio Apicio)
Ius in pisce aurata assa (Salsa per
orata arrosto)
Pepe
coriandolo, menta secca, seme di sedano, cipolla, uva passa,
miele,aceto,vino,garum e olio
(De Re Coquinaria, X, III)
IL
CONSIGLIO DEL GIORNO
Infatti,
che differenza c’è tra buttare in un burrone tutto quello che hai e non
spendere mai nulla di ciò che hai messo da parte?
(Orazio, Satire, II, 3, 166-167)
NB:
immagini, video e traduzioni non mi appartengono e sono qui solo a corredo di
un divertissement. Questo blog non ha fini di lucro.
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