ANTE DIEM SEPTIMUM DECIMUM KALENDAS SEPTEMBRES
DIES
COMITIALIS
(in questo giorno si possono tenere i Comizi).
OGGI
IUPPITER SARA’…
Velatus
I
NATI DEL GIORNO
1378
d.C. – nasce Hongxi, Figlio del Cielo sul Trono del Drago, della dinastia Ming.
IL
NUMEN DEL GIORNO: Corebo di
Megara
Narra
Pausania che Psamate, figlia de re di Argo, ebbe un figlio da Apollo, chiamato
Lino; per timore della reazione del padre, la ragazza espose il figlio, che
venne dilaniato dai cani del re.
Apollo
non tollerò l’offesa: mandò contro Argo un mostro marino, Poinèn (la “Punizione”),
che strappava i figli alle madri uccidendoli. A questo punto Corebo intervenne,
affrontò il mostro e lo uccise.
Il
dio non cessò per questo la sua ira: lanciò le sue frecce sulla città causando
una pestilenza. Corebo si risolse ad andare a Delfi per chiedere all’oracolo il
modo di placare l’ira del dio. La Pizia gli disse di prendere un tripode dal
santuario e di camminare finché questo non gli fosse caduto di mano: lì avrebbe
dovuto costruire un tempio a Febo e abitare per il resto della vita.
L’eroe
fece quanto gli era stato detto, e il tripode gli cadde dove fondò il nucleo
della città di Megara. L’eroe visse lì, e alla morte fu sepolto nell’agorà
della nuova città, sotto un monumento che ricorda la sua lotta contro Poinèn.
IL
DETTO
La stella protettrice di Babilonia
La
stella Dilgan (forse contrazione da dilgan-babili)
era una stella molto importante nel cielo dei Caldei: si diceva che quando il
primo giorno del mese di Nisan (che iniziava con l’equinozio primaverile) Dilgan
e la Luna erano parallele, allora quell’anno era da considerarsi “normale”; ma
quando al terzo giorno di Nisan avveniva lo stesso fenomeno, quello era da
considerarsi un anno “pieno”.
Dilgan,
la “stella delle stelle” ha mutato il suo nome, e noi la conosciamo come Capella, la stella della “Capretta” (per
i greci la capra Amaltea che nutrì Zeus) ed è inserita nella costellazione dell’Auriga.
COLTIVARE
CON GLI ANTICHI
Ad anni alterni si cessi pure di lavorare i maggesi mietuti, e il campo esausto si indurisca riposando; oppure, al cambio della stagione, si semini il farro biondo laddove si è già raccolto il rigoglioso legume dal baccello scoppiettante, o gli esili frutti della veccia, e l’amaro lupino coi fragili steli e i cimoli sonanti. Infatti la pianta del lino dissecca il campo, lo dissecca la pianta dell’avena, lo disseccano i papaveri impregnati di sonno simile al Lete. Ma le colture alternate facilitano il lavoro, e non ci si vergogni di arricchire con grasso letame il suolo sterile, né di gettare cenere sporca sopra i campi esauriti. Anche in tal modo riposano i campi, mutando i prodotti, e nel mentre non mancano i doni della terra non arata.
(Virgilio, Georgiche, I, 71-81)
TRE
RIGHE, UN LIBRO
Y.
Bonnefoy (a cura di), Dizionario delle mitologie e delle religioni, BUR
Monumentale
dizionario-enciclopedia sul mito (antico e moderno) e sule religioni non del
libro. Una lettura che richiede il suo tempo e la sua riflessione, ma che sarà
illuminante su alcuni aspetti del mito, nonostante il tempo che passa.
IL
REGALO DEL GIORNO
Semicinctium (Il panciotto)
Ti dia il vestito un ricco; io posso solo darti un panciotto.Ti darei entrambi i doni, se fossi ricco.
(Marziale, Apophoreta, CLIII)
LA
RICETTA DEL GIORNO (a cura di Gavio Apicio)
Patina quotidiana (Piatto quotidiano)
Trita
cervella scottate col pepe, col cumino laser, la Salsa, il mosto cotto, latte e
uova. Cuoci a fuoco lento o a bagnomaria.
(De Re Coquinaria, IV, II)
IL
CONSIGLIO DEL GIORNO
È
nella natura dei mortali calpestare ancora di più chi è caduto
(Eschilo, Agamennone)
NB:
immagini, video e traduzioni non mi appartengono e sono qui solo a corredo di
un divertissement. Questo blog non ha fini di lucro.
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