Thamus secondo Mozart!
PRIDIE IDUS SEXTILES (AUGUSTAS)
DIES
COMITIALIS
(in questo giorno si possono tenere i Comizi).
OGGI
IUPPITER SARA’…
Serenus
SI
RICORDA IN QUESTO GIORNO
Anniversario
della dedicazione del tempio al dio Ercole Invitto, Hercules Invictus.
Anniversario della consacrazione dei templi di Venus Victrix, Honor, Virtus, Felicitas.
Anniversario della consacrazione dei templi di Venus Victrix, Honor, Virtus, Felicitas.
Lychnapsia
("Accensione delle lampade"): festa in onore della dea Iside, Isis.
I
NATI (o MORTI) DEL GIORNO
30
a.C. – ad Alessandria si uccide col morso di un aspide Cleopatra VII, regina
d’Egitto. Per ricordare l’evento il poeta Orazio compone l’ode Nunc est bibendum.
IL
NUMEN DEL GIORNO: TOTH
Lo
scriba e visir di Ra e degli dei egizi, il dio dalla testa di Ibis. Venerato in
particolare nella città di Khemnu (chiamata dai Greci Ermopolis), nella teogonia locale Thot
assunse un ruolo di grande rilevanza e fu considerato una delle divinità
creatrici del mondo. Come divinità lunare venne associato con il sole morto in
quanto la luna stessa compare raramente nella teologia egizia. Come i cicli
della luna regolavano molti dei rituali religiosi ed eventi civili della
società egiziana, così Thot fu considerato anche il primo regolatore di tali
attività.
A
lui si ispira un mito narrato da Platone nel dialogo intitolato Fedro. Socrate racconta che Theuth si
recò presso Thamus, sovrano dell’Egitto, per sottoporgli le proprie invenzioni,
consigliandogli di diffonderle presso il suo popolo, che ne avrebbe tratto
grande giovamento. Le svariate arti che la divinità proponeva al re ricevevano
molti commenti da parte di quest'ultimo, che o lodava o criticava le stesse. Infine
Theuth propose a Thamus l'arte della scrittura: secondo lui, la conoscenza
della stessa avrebbe reso gli egizi più sapienti e più capaci di ricordare.
Ma
il re replicò in questo modo:
«O
ingegnosissimo Theuth, c'è chi è capace di creare le arti e chi è invece capace
di giudicare quale danno o quale vantaggio ne ricaveranno coloro che le
adopereranno. Ora tu, essendo padre della scrittura, per affetto hai detto
proprio il contrario di quello che essa vale. Infatti, la scoperta della
scrittura avrà per effetto di produrre la dimenticanza nelle anime di coloro
che la impareranno, perché fidandosi della scrittura si abitueranno a ricordare
dal di fuori mediante segni estranei, e non dal di dentro e da se medesimi:
dunque, tu hai trovato non il farmaco della memoria, del richiamare alla
memoria. Della sapienza, poi, tu procuri ai tuoi discepoli l’apparenza e non la
verità: infatti essi, divenendo per mezzo tuo uditori di molte cose senza
insegnamento, crederanno di essere conoscitori di molte cose, mentre come
accade per lo più, in realtà, non le sapranno; e sarà ben difficile discorrere
con essi, perché sono diventati portatori di opinioni invece che sapienti.»
E’
appena il caso di ricordare che i dialoghi platonici sono stati composti come scritti…
IL
DETTO
I tre re
Presso
gli antichi babilonesi, la costellazione di Orione era la rappresentazione
celeste del dio Marduk (cui era legato il pianeta Giove). Attorno alla sua vita
stava una cintura su cui spiccavano tre stelle: appunto i “tre re”.
Sulla
cintura di Orione (nome per cui si veda l’ebraico Uraanna, la “luce del Cielo”)
e i suoi legami con la disposizione delle piramidi, si vedano i diversi libri
di Robert Bauval.
COLTIVARE
CON GLI ANTICHI
Molte cose è meglio fare nella frescura notturna o non appena che Eos irrora col nuovo sole le terre. Di notte si falciano meglio le stoppie leggere e i prati disseccati: le notti non mancano di umidità emolliente.
(Virgilio, Georgiche, I, 287-290)
TRE
RIGHE, UN LIBRO
P.
Grimal, Enciclopedia dei miti, Garzanti (Le Garzantine) 1990
In
ordine alfabetico, ecco tutte le versioni dei miti greci e romani, i precisi
riferimenti bibliografici, un vasto apparato iconografico e genealogico.
Un’opera fondamentale per chiunque voglia sapere (quasi) tutto del mito nella
sua forma, senza i condizionamenti dell’interpretazione del curatore.
IL
REGALO DEL GIORNO
Echini (Il riccio)
Benché
ti punga con le spine, rotto
Il
guscio sarò tenero.
(Marziale, Xenia, LXXXVI)
LA
RICETTA DEL GIORNO (a cura di M. Porcio Catone il Vecchio)
Libum
Trita
in un mortaio pondera II di formaggio di pecora; dopo averli ben tritati,
aggiungerai mescolando una libbra di farina o, se vuoi sia più soffice,
soltanto mezza libbra di farina; aggiungerai un uovo e mescolerai bene. Poi
formerai il pane; metterai sotto il pane alcune foglie di alloro; lo cucinerai
lentamente su fuoco caldo coprendolo con un coperchio.
(Catone, De agri cultura, 75)
IL
CONSIGLIO DEL GIORNO
Non
stupirsi di niente è forse il solo \ mezzo, Numicio, a renderci felici.
(Orazio, Epistole, I, 6, 1-2)
NB:
immagini, video e traduzioni non mi appartengono e sono qui solo a corredo di
un divertissement. Questo blog non ha fini di lucro.
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