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domenica 5 aprile 2015

Citazioni citabili - L'androgino

 
Omnia vincit Amor



“Cordelia mia, 
Temi? Teniamoci insieme stretti, e saremo forti, più forti del mondo e degli dèi. Sai, un dì visse sulla terra una stirpe di uomini, ma erano uomini, che, sentendosi sufficienti a se stessi, non conoscevano i dolcissimi legami dell’amore. 
Eppure eran forti, tanto forti che un dì vollero dal l’assalto al cielo. Giove ne ebbe paura e li divise in modo che da ognuno di loro derivarono due nuovi esseri: un uomo e una donna. Talvolta accade che due, che prima erano stati un essere solo, per la forza dell’amore di nuovo si riuniscano, e allora essi son forti, più forti di Giove, più forti ancora di quel primitivo essere unico, poiché l’unione nell’amore è la forza suprema. 
Tuo Giovanni”

(S. Kierkegaard, Diario del Seduttore)


NB: la citazione non mi appartiene, ed è tratta dalla traduzione dell'opera di L. Redaelli, 1910, utilizzata nella edizione 2014 della Newton Compton Editori, con introduzione di A.G. Sabatini; le immagini sono tratte dal web e ugualmente non mi appartengono. Questo blog non è a fini di lucro.

sabato 21 marzo 2015

Citazioni Citabili - Leggerezza

 

SPECCHI
"Per tagliare la testa di Medusa senza lasciarsi pietrificare, Perseo si sostiene su cio che vi è di più leggero, i venti e le nuvole; e spinge il suo sguardo su cio che puo rivelarglisi solo in una visione indiretta, in un'immagine catturata da uno specchio"
Italo Calvino, "Leggerezza" - Lezioni Americane

Grazie infinite a Nicola Girau che me la ha fatta conoscere!

NB:l'immagine è tratta dal web e non mi appartiene in nessun modo, ed è qui a corredo della citazione (che, ugualmente, non mi appartiene). Questo blog non ha fini di lucro.

martedì 6 gennaio 2015

Citazioni Citabili - Derisi dagli dei



Gnothi sautòn
 
“Ricordati che lo sciocco agli occhi degli dei è molto diverso dallo sciocco agli occhi degli uomini […]. Il vero sciocco, colui che gli dei deridono e distruggono, è colui che non conosce se stesso”

(O. Wilde, De Profundis)

NB: l'immagine non mi appartiene ma è tratta dal web, da questo indirizzo https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil6tJUCycqRpyYoX6snNAH-8PVjKID8NIvZS4pQW05gqjoOS1JPAwstIvdcRHgok_6PgUXtQNdow6Zbewpolbq-PW-by4cQdDi2vmTk2XNY7GTATXZKD__Jrz-GeKQBMZY968Yco7qhtM/s1600/zeus.jpg; è qui a corredo dell'articolo. Questo blog è senza fini di lucro.

lunedì 14 aprile 2014

Citazioni Citabili - Cos'è il mito



Platone sapeva - e v'è motivo di ritenere che lo sapesse anche Eudosso - che il linguaggio del mito opera, in linea di principio, per generalizzazioni, con la stessa spietatezza del gergo della moderna tecnologia. Il modo in cui Platone lo usa, i fenomeni che preferisce esprimere nell'idioma mitico rivelano come egli lo comprendesse perfettamente. Non esiste, a quanto pare, altra tecnica oltre al mito che riesca a 'raccontare' la struttura [...] Il 'trucco' è questo: s'incomincia col descrivere l'opposto della realtà conosciuta, sostenendo che "tanto tempo fa" le cose stavano nella tal maniera e funzionavano in un modo assai strano, ma poi avvenne che... Ciò che conta è unicamente l'esito, il risultato degli avvenimenti narrati. Di solito non si pensa che questo modo di dire le cose è solo un artifizio tecnico, e si accusano gli antichi mitografi di aver 'creduto' che in tempi più antichi le cose fossero tutte capovolte. [...]
Dal momento che si tratta di una lingua vera e propria, l'idioma del mito porta con sé l'emergere della poesia. [...] Ma per quanto grande sia la differenza di statura poetica tra i vari mitografi, la terminologia in sé era stata coniata assai prima che apparissero sulla scena poeti di cui ci siano noti i nomi. [...]
Il merito principale di questo linguaggio è risultato essere la sua intrinseca ambiguità.
G. De Santillana - H. Von Dechend, Il Mulino di Amleto, Adelphi 2003, 
Cap. 22 - L'avventura e la Ricerca


Un modo semplice per uscirne sarebbe riconoscere che il mito non è né fantasia irresponsabile né materiale per grevi studi psicologici né altre cose simili. Il mito è qualcosa di "totalmente altro" e vuole essere esaminato con occhi ben aperti
G. de Santillana, Epilogo - Il tesoro perduto I, 
in G. De Santillana - H. Von Dechend, Il Mulino di Amleto, Adelphi 2003

giovedì 13 marzo 2014

Citazioni citabili



Assurde visioni
Vivere è far vivere l'assurdo. Farlo vivere, è soprattutto guardarlo. Al contrario di Euridice, l'assurdo muore soltanto quando se ne distoglie lo sguardo.
A. Camus, Il mito di Sisifo


L'immagine non mi appartiene è (c) della DC Comics - Vertigo ed è tratta da Sandman Special #1 - La favola di Orfeo testo di Nei Gaiman e disegni di B. Talbot

domenica 20 ottobre 2013

Citazioni citabili - Promesse



(Solo gli dei possono promettere, perché sono immortali)
(J.L. Borges, Elogio dell'Ombra, The meaning of gift)

Anche se sulle promesse di dei come Odino ci sarebbe da discutere.

domenica 22 settembre 2013

CITAZIONI CITABILI - SuperGODS



Nuovi Dei per l'oggi e il domani.

"Viviamo nelle storie che ci raccontiamo. In una cultura secolare razionale e scientifica priva di una convincente guida spiritual, le storie dei supereroi parlano a voce alta e con coraggio alle nostre più grandi paure, ai desideri più profondi e alle più alte aspirazioni. Non hanno paura di avere speranze, non si imbarazzano ad essere ottimiste e sono assolutamente senza paura nell'oscurità. Sono quanto di più lontano ci sia dal realismo sociale, ma le migliori storie di supereroi toccano direttamente gli elementi mitici dell'esperienza umana che ci riguardano da vicino, in modo fantasioso, profondo, divertente e provocatorio"
Da Grant Morrison, "Supergods" (2011) - Introduzione

Questo post apparirà anche QUI , ovvero The DanG.E.R. Area, il mio blog di fumetti

martedì 10 settembre 2013

CITAZIONI CITABILI - IMPREVEDIBILI RITORNI DELL’EPICA



"… un'intera classe (affollatissima, ma questa era la situazione) di 54 alunni, una dozzina dei quali assumono, col procedere degli avvenimenti, notevole rilievo. A mano a mano che l'autore li introduce, il lettore si rende conto che ognuno di loro riveste più che una psicologia, una funzione. Quando uno di loro entra in scena, De Amicis declina le caratteristiche che lo individuano. Coretti è quello che «indossa la maglia color cioccolata e il berretto di pelo di gatto»; Garrone «è il più alto e il più forte della classe, mangia sempre»; Votini è «vestito bene, anche troppo»; Nobis «è superbo» e via dicendo. La ripetizione degli attributi (come nei poemi antichi) aiuta il lettore a orientarsi nella piccola folla. Ha però anche una funzione più retorica, fa vedere che ci troviamo di fronte non tanto a veri ragazzi in carne e ossa bensì a delle figurine, ruoli che ognuno di loro deve impersonare, al prezzo talvolta dell’inverosimiglianza. Fin dalle prime pagine insomma, Cuore si presenta con le caratteristiche d’una «epopea» o se si vuole della drammaturgia d’agitazione e di propaganda. Come nel teatro dei gesuiti, o di Bertold Brecht, come nell’Odissea, per rifarsi all’archetipo più alto e remoto, la ripetizione serve per confermare al lettore che gli uomini che ha di fronte sono mossi da forze che sfuggono al controllo della volontà, perché obbediscono solo alla funzione che devono svolgere.”
C. Augias, I segreti d’Italia, Rizzoli (Gli italiani visti da dentro)


Un post per dire che la scuola ricomincia, che la formularità dell’epica riemerge in testi che non ci aspetteremmo, e che Mitika riprende. 
Lento pede, ma riprende.


giovedì 28 marzo 2013

Citazioni citabili - Una pluralità di miti creazionistici



“Cosa sappiamo del mito della creazione? Cosa significa esattamente parlare di atto della creazione?
Porsi questa domanda comporta l'inizio di un'indagine estremamente difficile perché non esiste un unico mito egizio che esponga un chiaro, logico e coerente resoconto della creazione, o almeno non in un linguaggio che la mente moderna può comprendere. Per la maggior parte troviamo invece una pluralità di miti creazionistici provenienti da diversi centri religiosi, e ciascuno rende gli eventi chiave nel proprio modo caratteristico, impiegando una terminologia abbreviata e oscura, come se il racconto fosse troppo potente per poter essere espresso apertamente.”
da A.F. Alford, La piramide dei segreti, Fabbri, 1 (traduz. J. Sanders)

Per un primo approccio a questa pluralità vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Religione_egizia 



NB: testo e immagini non sono miei! Questo blog non ha fini di lucro. L'immagine è tratta da http://www.hotelfree.it/itinerari_Piemonte/img/museo_egizio.gif 

domenica 10 marzo 2013

Citazioni citabili - Il volto del Dio





Il sacro ha bisogno di essere circondato di mistero, come diceva Lucano nella Farsaglia a proposito dell’assenza di rappresentazioni antropomorfiche nelle radure sacre dei druidi: "Aumenta il terrore non conoscere gli dei che bisogna temere"
(J. Markale, Il mistero dei druidi, II, 2)

NB: l'immagine non è mia, è stata presa dal web

giovedì 7 marzo 2013

Citazioni citabili - Marcel Proust



“[...] giacché per noi la realtà degli esseri non sopravvive a lungo alla loro morte, e dopo qualche anno sono come quegli dèi delle religioni abolite cui si reca offesa senza timore perché si è smesso di credere alla loro esistenza”
Marcel Proust, Albertine scomparsa, ed. Meridiani Traduz. di G. Raboni

mercoledì 17 ottobre 2012

Citazioni citabili - Interpretazioni (anche) del mito



"Questa è una finzione non una bugia" 
(A. Moore, cit. in DeZ Vylenz, L'infinito in un granello di sabbia, in Watchmen 20'anni dopo, Lavieri, a cura di Smoky Man, II)

Immagine dal web

mercoledì 3 ottobre 2012

Citazioni citabili - Di cosa parla il mito (M.Eliade)



"Personalmente, la definizione che mi sembra meno inadeguata, perché è la più vasta, è la seguente: il mito narra una storia sacra; riferisce un avvenimento che ha avuto luogo nel Tempo primordiale, il tempo favoloso delle "origini".
In altre parole, il mito narra come, grazie alle gesta degli Esseri soprannaturali, una realtà è venuta ad esistenza, sia che si tratti della realtà totale, il Cosmo, o solamente di un frammento di realtà: un'isola, una specie vegetale, un comportamento umano, un'istituzione.
Il mito quindi è sempre la narrazione di una "creazione": riferisce come una cosa è stata prodotta, ha cominciato ad essere"
(M. Eliade, Mito e realtà, cit. in R. Ellis, Atlantide, Conclusione)

giovedì 27 settembre 2012

Citazioni citabili - Borges 1

John Strudwick, A Golden Thread 

Nell’ottavo libro dell’Odissea si legge che gli dei tessono disgrazie affinché alle future generazioni non manchi di che cantare” 
(J.L. Borges, Altre Inquisizioni, Del culto dei libri)

L'immagine è tratta dal web, non è di mia proprietà!