Ippomedonte, contro la porta di Atena Oncade.
Ma contro di lui si staglia Iperbio.
Sul suo scudo vi è Zeus, e Tebe resisterà a Tifone
Con alte urla, il quarto sta alle vicine porte
di Atena Onca: è immensa la mole
e la figura di Ippomedonte. Mi ha invaso
un brivido, non lo posso negare, quando
lo vidi roteare il cerchio dello scudo,
simile ad aia gigante. Né fu da poco
l' artefice che dipinse l'insegna dello scudo.
Tifone, con alito di fiamma, dalla bocca
scaglia nera fuliggine, sorella
volubile del fuoco; e tutt'intorno,
il cuoio della concava sfera è orlato
con grovigli di serpi. Alto egli levava
l'urlo di guerra: si lanciava alla lotta, pieno
di Ares, come una Tiade furente, una Baccante:
gli occhi ispiravano terrore.
(Riduzione ed adattamento da Eschilo, I Sette a Rebe)
NB: Immagini e testo (salvo l'adattamento) non sono miei. Questo Blog non ha fini di lucro
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