venerdì 19 febbraio 2010

MITOLOGIA INDIANA - Avatar non su Pandora! - 1


Avatar di qua, Avatar di là... Il film campione di incassi ci assedia con le sue creature blu, col sogno mitico di un Paradiso destinato a perdersi per l'ingordigia degli umani, con le polemiche vaticane su un presunto panteismo e degli Indù per l'utilizzo (improprio) del termine "Avatar".

Ma come? Il titolo del Cameron Movie non risale al "simpatico" disegnino che caratterizza i nostri messaggi sui forum?
Ovviamente no.
E ovviamente risale alla mitologia (Indù, in questo caso).
Quindi riguarda anche noi di questo blog.

Gli Avatar (cioè "manifestazione", plurale "Avatara", vedi anche "Avataravada", la "Via degli Avatara") compaiono nei Purana, i testi sacri dell'Induismo successivi ai Veda. In questi testi si delinea un concetto importante: il Vishnù della Trimurti (la "Triplice Forma" del Creatore-Brahma, del Conservatore-Vishnu e del Distruttore-Shiva) si reincarna sulla Terra per salvare l'umanità dal male e restaurare il bene.
Il concetto di Avatar si mescola dunque indissolubilmente con quelli della metempsicosi (la "migrazione delle anime" con conseguente reincarnazione in un nuovo corpo, concetto fondamentale della religiosità indiana) ma anche della Maya, l'illusione che permea il mondo sensibile, ma che viene usata dagli dei per sconfiggere i propri nemici.
Già nei Veda il supremo Indra ha un potere trasformistico; nella fase successiva, appunto Puranica (trattati probabilmente sviluppati in tutto il primo millennio dopo Cristo), non abbiamo un'ascesa dell'uomo al rango di divinità, ma piuttosto il contrario: Vishnu, dio manifesto eppure immanifestato, in un mistero accetta di rivestirsi degli attributi propri della Maya del creato per "farsi uomo"... anche se sarebbe più proprio parlare di "farsi essere di questo mondo"!

Infatti Vishnu scende sulla terra in varie forme, ogniqualvolta un grande pericolo minaccia l'ordine e i valori sociali della società Indù. Egli è più Salvatore che Preservatore sia da catastrofi cosmiche che da crisi politiche o religiose che sembrano minare alla base questo ordine mandato dall'alto.

Il numero di Avatara di Vishnu non è chiaro: il Mahabarata parla di sei Avatara, la Baghavata Purana ne nomina ventidue, altre fonti oltre trenta, in certi testi si parla di un'infinità di Avatara!
Il numero classico di Avatara è comunque quello di dieci (Dasvatara), e precisamente:
1) Mastya (l'Avatar di Vishnu in forma di pesce)
2) Kurma (l'Avatar di Vishnu in forma di tartaruga)
3) Varaha (l'Avatar di Vishnu in forma di cinghiale)
4) Narasimha (l'Avatar di Vishnu in forma di uomo-leone)
5) Vamana (l'Avatar di Vishnu in forma di nano)
6) Parasurama (l'Avatar di Vishnu in forma di uomo, il "Rama dalla Scure")
7) Rama o Ramachandra, il "Grazioso come la Luna" (l'Avatar di Vishnu in forma di eroe umano)
8) Krishna, il Dio dal Color Nero (l'Avatar di Vishnu in forma di eroe)
9) Buddha (Proprio lui! L'Avatar di Vishnu in forma di riformatore religioso)
10) Kalki, il "Cavallo Bianco" (l'Avatar di Vishnu su un cavallo bianco)


I primi nove sono già apparsi sulla Terra in diversi momenti "storici" (non dimentichiamo che per il credente Indù, il mito corrisponde alla storia antichissima), Kalki arriverà alla fine del Kali-Yuga, l' "Era Nera" (o "Oscura") in cui viviamo.
Ai prossimi post il compito di narrare le storie dei diversi Avatara classici.

Una piccola nota...
Anche il colore azzurrino degli extraterrestri Cameroniani non è una invenzione del regista epr dare un tocco di "alienità". E' invece un prestito neppure troppo alieno dalla mitologia Indiana: gli dei supremi (tranne alcune eccezioni) hanno il colore della pelle proprio di questo colore!
Pandora invece è sì un nome del mito, ma ovviamente non di quello Indù, bensì di quello greco.

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