venerdì 8 agosto 2014

L’ALMANACCO DEL BUON PAGANO NEL MESE AUGUSTANO – A.D. VI ID. AVG. (8 agosto)



 (Un tenebroso inno alla dea dei Trivi, Ecate!)
 
ANTE DIEM SEXTUM IDUS SEXTILES (AUGUSTAS)

DIES COMITIALIS (in questo giorno si possono tenere i Comizi)

OGGI IUPPITER SARA’…
SERENUS

SI RICORDA IN QUESTO GIORNO
484 d.C. – Le forze dell'usurpatore Leonzio e del suo sostenitore Illo vengono sconfitte ad Antiochia dalle truppe di Zenone e forzate ad abbandonare la città. Sconforto tra i pagani: l’incoronazione di Leonzio era stata a Tarso il 19 luglio precedente seguendo i consigli degli astrologi (ma un astrologo al servizio di Zenone elaborò un contro-oroscopo, affermando come gli astrologi di Leonzio avevano sbagliato non considerando alcuni elementi); benché sia Leonzio che Illo fossero pagani, quest’ultimo fu il sostenitore del pagano poeta, filosofo e indovino Pampreio, grazie al quale la rivolta ha il sostegno della comunità pagana di Alessandria. Dopo la sua conversione al cristianesimo, l’alessandrino Paralio scrisse ai suoi ex-confratelli pagani ricordando come avessero pregato e sacrificato per il successo della rivolta di Illo e Pamprepio contro Zenone e come avessero ricevuto molti oracoli indicanti la vittoria dei pagani, ma come alla fine il "potente" cristianesimo fosse prevalso. Dopo la definitiva vittoria di Zenone, i pagani di Alessandria pagarono il sostegno a Illo e Leonzio con una persecuzione.

1521 d.C. – Battaglia di Tenochtitlan. Cortès e i suoi alleati attaccano la piramide del Sole, attorno alla quale si concentra la resistenza degli Aztechi di Cuauhtémoc. Il Quinto Sole abbandona i suoi fedeli, e il novello Quetzalcoatl distrugge l’impero dei fuggiaschi da Aztlàn.

I MORTI DEL GIORNO
117 d.C. – a Selinus, in Cilicia, muore l’imperatore Ulpio Traiano, conquistatore della Dacia, della Mesopotamia, dell’Armenia, dell’Arabia. Il Senato decreta il lutto pubblico e l’apoteosi.


IL NUMEN DEL GIORNO: ECATE
Figlia di Perse e Asteria (o di Zeus e Ferea), Ecate è legata agli inferi: divinità psicopompa, dea della luna nuova, spesso è raffigurata con delle torce in mano e accompagnata dagli ululati dei cani (o dai cani stessi). La colomba e il cane gli sono sacri, e addirittura abbiamo notizie di inusuali sacrifici di cani alla dea.
Dea degli incantesimi e degli spettri (e, in epoca alessandrina, della stregoneria), Ecate è raffigurata in sembianza di cane o in triplice forma di donna (giovane, adulta/madre e vecchia); il numero Tre la rappresenta; le sue statue venivano poste negli incroci (trivi), a protezione dei viandanti.
La natura di Ecate è bi-sessuata, in quanto possiede in sé entrambi i principi della generazione, il maschile e il femminile. Per questo motivo viene definita la fonte della vita e le viene attribuito il potere vitale su tutti gli elementi.

IL DETTO
Letto di Procruste
Procruste (dal termine greco che significa "lo stiratore") è il soprannome del brigante Damaste. Questi, appostato lungo la via sacra tra Eleusi e Atene, aggrediva i viandanti e li straziava battendoli con un martello su di un'incudine a forma di letto scavata nella roccia o metallica.
I malcapitati venivano infatti stirati a forza se troppo corti, o amputati qualora sporgessero dal letto. Secondo autori più tardi, Damaste possedeva due letti, uno molto corto e uno molto lungo: egli tormentava e uccideva i viandanti stirando quelli di bassa statura sul letto lungo e amputando le membra di quelli di alta statura avanzanti dal letto corto.
Damaste fu sconfitto e ucciso da Teseo: l’eroe lo sottopose allo stesso supplizio che imponeva alle sue vittime.

COLTIVARE CON GLI ANTICHI

O quando all’alba, fra nuvole dense, i raggi solari si frangeranno diversamente, o quando Aurora sorgerà pallida nel lasciare il letto giallochiazzato di Titone: ahimè, allora il pampino difenderà malamente le piacevoli uve, così tanta sarà la temuta grandine che rimbalza crepitante sui tetti.

(Virgilio, Georgiche, I, 445-449)


TRE RIGHE, UN LIBRO
F. Comte, I grandi miti, Vallardi (Schede), 1990
Agili schede introdurranno il lettore nei più importanti miti di tutti i tempi e di tutti i continenti. Non ci si aspetti un approfondimento: anche i testi di supporto servono a dare un aperitivo, un assaggio fresco e veloce per avere una prima idea anche di divinità meno note.

IL REGALO DEL GIORNO
Il vino di Taranto

L’Aulone, nobile per le sue lane
Felice delle sue viti, dia a te
Quei filati preziosi, i vini a me.

(Marziale, Xenia, CXXV)

LA RICETTA DEL GIORNO (a cura di Gavio Apicio)
Minutal Matianum (Pasticcio Maziano)
Metterai a cuocere in una terrina olio, garum, taglierai un porro, coriandolo e piccole polpette. Taglierai a pezzettini una spalla di maiale con la sua cotenna. Farai in modo che cuociano insieme. A mezza cottura aggiungerai mele Maziane pulite all’interno, tagliate a pezzettini. Durante la cottura triterai pepe, cumino, coriandolo verde o seme, menta, radice di silfio, cospargerai di aceto, miele, garum, un po’ di vino cotto, e il suo sugo, stempererai con un po’ di aceto. Porterai ad ebollizione.  Quando bollirà, friggerai la sfoglia e legherai con quella. Cospargerai di pepe e servirai
(De Re Coquinaria, IV, III)

IL CONSIGLIO DEL GIORNO
Non libare mai all'aurora a Zeus il nero vino \ con mani non nette, e neppure agli altri immortali: \ non t'ascolteranno, e i tuoi voti respingeranno; \ non orinare dritto rivolgendoti al sole, \ ricorda, quando tramonta e al suo sorgere nuovo; \ non orinare mentre cammini, né lungo la strada né fuor della strada, \ e neppure nudo: dei beati sono le notti; \ se un uomo è pio e conosce saggi pensieri fa questo accosciato, \ oppure s'appressa al muro d'un atrio ben chiuso.
(Esiodo, Opere e Giorni)

NB: immagini, video e traduzioni non mi appartengono e sono qui solo a corredo di un divertissement. Questo blog non ha fini di lucro.

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