venerdì 29 agosto 2014

L’ALMANACCO DEL BUON PAGANO NEL MESE AUGUSTANO – A. D. IIII KAL. SEPT. (29 agosto)





ANTE DIEM QUARTUM KALENDAS SEPTEMBRES

DIES COMITIALS (in questo giorno si possono tenere i Comizi).

OGGI IUPPITER SARA’…
Velatus priore, serenus posteriore

I MORTI DEL GIORNO
1533 d.C. – data tradizionale dell’uccisione di Atahualpa Inca a opera dei conquistadores di Francisco Pizarro. Attualmente sembra che la data debba essere spostata al 26 luglio.



NUMINA DEL GIORNO: ERSILIA E LE SABINE
Si narra che, subito dopo la fondazione di Roma, sorse un problema: i maschi erano numerosi anche grazie al diritto d’asilo, ma le donne erano poche. Consultatosi con i Senatori, re Romolo inviò ambasciatori alle genti vicine chiedendo l’alleanza con loro anche attraverso il matrimonio: ma tutti risposero negativamente.
La cosa non fu presa bene in città, e da più parti si chiese l’uso della forza. Romolo, però, usò l’astuzia: dissimulò il risentimento e invitò gli abitanti delle città vicine (Ceninensi, Antemnati, Crustimini e soprattutto Sabini) ai giochi che intitolò al dio Conso, ovvero i Consualia.
Attirati dalla curiosità vennero in molti: a un ordine stabilito Romolo e i suoi sguainarono le spade e rapirono le figlie degli ospiti (venuti presumibilmente disarmati): i numeri variano da 30 fanciulle a 683 fino alle oltre 800 secondo Plutarco. Non fu rapita alcuna donna sposata, eccetto Ersilia (di cui non si conosceva la condizione); padri e fratelli se ne poterono tornare illesi a casa, ma giurarono vendetta. Si dice che la più carina fu rapita da un tal Thalassius: poiché molti chiedevano chi l’avesse presa, si ripete più volte quel nome, e da allora nacque la tradizione di gridare “Talasius!” durante le nozze.
Dopo il ratto, il patto: Romolo, a detta di Livio, spiegò alle donne che non ci sarebbe stata violenza. Anzi: dovevano restare per libera scelta e offrì pieni diritti civili e di proprietà. Le donne scelsero di restare (è da discutere se davvero volontariamente), ed Ersilia sposò Romolo.
I parenti delle spose le richiesero indietro, ma Romolo rispose picche, e scoppiò la guerra. I Romani sconfissero i villaggi minori (Ceninensi, Antemnati e Crustumini), ma con i bellicosi sabini guidati da Tito Tazio le cose andarono in modo diverso: grazie al tradimento di Tarpeia questi si impadronirono del Campidoglio, il vero punto forte del Settimonzio (tant’è che in seguito lì fu trasferita la rocca) e poi scesero nell’area del futuro foro per portare battaglia ai Romani.
Attorno al Lago Curzio i due schieramenti si affrontarono, ma d’improvviso le donne sabine rapite, e poi sposate dai Romani, si gettarono in mezzo ottenendo la tregua: erano parenti di entrambi, e mostrando ai padri i nipoti, e ai mariti i figli, ottennero la pace e l’integrazione. La città accolse i sabini, i Romani presero il nome di Quirites (forse dalla sabina Cures) e Tito Tazio divenne (l’ottavo) re di Roma assieme a Romolo.
Il tutto finché, probabilmente, a Romolo saltò il ghiribizzo di cambiare le carte in tavola: non aveva voluto dividere il potere col gemello, perché l’avrebbe dovuto fare con uno straniero?

IL DETTO
Io sono Khepri al mattino, Ra a mezzogiorno e Atum la sera
I teologi di Heliopolis (in egizio Iunu, probabilmente la biblica On dove Giuseppe condusse la moglie) veneravano il dio solare Ra, ma presto iniziò un’opera di sincretismo che portò a identificare nella stessa figura diverse divinità solari preesistenti, come Atum, il sole al tramonto, e Khepri, il sole al mattino, raffigurato come uno scarabeo: la radice khpr, infatti, significava sia “scarabeo” sia “divenire, sorgere, trasformarsi”. Uno “scarabeo del cuore” veniva posto sulla mummia in corrispondenza del cuore, con incise le formule dei capitoli XXX e LXXV del Libro dei Morti.

COLTIVARE CON GLI ANTICHI

Inoltre è anche opportuno massaggiare e spruzzare di vino tutte le terga degli animali, perché diventino più avvezzi al bovaro; è bene anche mettere la mano sotto la pancia e sotto le cosce, sia perché in seguito non si spaventino se toccati in questo modo, sia per togliere le zecche, che si attaccano soprattutto alle cosce. Quando l'addestratore farà questo deve stare di fianco all'animale, perché non possa essere raggiunto da un calcio.

(Columella, De Re Rustica, VI, II, 6)

TRE RIGHE, UN LIBRO
G.Galli, Hitler e il nazismo magico, Rizzoli, 1989
Occultismo, magia e il tentativo di fondare un neo-paganesimo di stato dalle conseguenze tremende. Un’analisi delle origini mistiche del nazismo, i suoi legami con le società segrete europee e le loro teorie pseudoscientichiche, fino a individuare una causa esoterica per molte delle scelte di Hitler.

IL REGALO DEL GIORNO
Cicindela (Il lumino a olio)

La sorte ti dà una serva
Che vigile caccia tutte le tenebre.

(Marziale, Apophoreta XL)


LA RICETTA DEL GIORNO (a cura di Gavio Apicio)
In mitulis (Per i mitili)
Salsa, porro spezzettato, cumino, passito, santoreggia, vino, farai il misto un po’ liquido e lì cuocerai i mitili.
 (De Re Coquinaria, IX, IX)

IL CONSIGLIO DEL GIORNO

Non basta che sia bello: un dramma deve
Anche piacere e trascinare l’animo.

(Orazio, Ars Poetica, 99-100)



NB: immagini, video e traduzioni non mi appartengono e sono qui solo a corredo di un divertissement. Questo blog non ha fini di lucro.

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