giovedì 28 marzo 2013

Citazioni citabili - Una pluralità di miti creazionistici



“Cosa sappiamo del mito della creazione? Cosa significa esattamente parlare di atto della creazione?
Porsi questa domanda comporta l'inizio di un'indagine estremamente difficile perché non esiste un unico mito egizio che esponga un chiaro, logico e coerente resoconto della creazione, o almeno non in un linguaggio che la mente moderna può comprendere. Per la maggior parte troviamo invece una pluralità di miti creazionistici provenienti da diversi centri religiosi, e ciascuno rende gli eventi chiave nel proprio modo caratteristico, impiegando una terminologia abbreviata e oscura, come se il racconto fosse troppo potente per poter essere espresso apertamente.”
da A.F. Alford, La piramide dei segreti, Fabbri, 1 (traduz. J. Sanders)

Per un primo approccio a questa pluralità vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Religione_egizia 



NB: testo e immagini non sono miei! Questo blog non ha fini di lucro. L'immagine è tratta da http://www.hotelfree.it/itinerari_Piemonte/img/museo_egizio.gif 

mercoledì 20 marzo 2013

Remyths - Il Pasto



Una sala buia. Solo un braciere la illumina.
Un trono. Di pietra. Spoglio.
Su esso un uomo (un uomo?), dall'aspetto quasi femmineo, androgino. L'espressione dolce che solo la crudeltà sa dare a un volto.
Un corpo, al centro della sala. Ai confini tra la vita e la morte. Un corpo d'uomo forte, un corpo d'eroe. Immobile nelle sue membra.
E' Pelope? Tieste? Agamennone? Edipo? Polinice? Nessuno lo sa.
Un canto dal buio, voci di donne lontane nello spazio, nel tempo, nel significato.
“Euoè!”, gridano, “Euoè!”
Dal buio figure velate di madri, sorelle, figlie. Dal buio figure decise o esitanti o bramose di padri, fratelli, figli. Nei loro occhi una luce ferina e feroce, umana e disumana insieme.
Vengono per il pasto, la mensa del dio.
Sul trono, come su un palco, Dioniso sorride. E' la sua festa.
Quel corpo è un'altra, sempre la stessa tragedia che gli viene immolata. Poeti, studiosi, attori mortali di un giorno futuro, dopo questi mortali presenti, verranno per cibarsi al suo banchetto immortale.
Sorride, Dioniso, col suo ingannevole sorriso. E indica il corpo.
“Prendete e mangiatene tutti”, dice.
Buio.


NB: l'immagine non è di mia proprietà, l'ho trovata su http://www.lavocedellemuse.com/wp-content/uploads/2012/11/dioniso01.jpg, e a richiesta del proprietario verrà rimossa

domenica 10 marzo 2013

Citazioni citabili - Il volto del Dio





Il sacro ha bisogno di essere circondato di mistero, come diceva Lucano nella Farsaglia a proposito dell’assenza di rappresentazioni antropomorfiche nelle radure sacre dei druidi: "Aumenta il terrore non conoscere gli dei che bisogna temere"
(J. Markale, Il mistero dei druidi, II, 2)

NB: l'immagine non è mia, è stata presa dal web

giovedì 7 marzo 2013

Citazioni citabili - Marcel Proust



“[...] giacché per noi la realtà degli esseri non sopravvive a lungo alla loro morte, e dopo qualche anno sono come quegli dèi delle religioni abolite cui si reca offesa senza timore perché si è smesso di credere alla loro esistenza”
Marcel Proust, Albertine scomparsa, ed. Meridiani Traduz. di G. Raboni